Ciao bambini... Mosè nasce nel periodo in cui gli ebrei erano schiavi in Egitto. Questa vicenda è narrata nella Bibbia. Sono sicura che vi piacerà. Un abbraccio. Maestra Alessandra.
Nelle acque del mare, fino a 200 m di profondità, crescono molti tipi di alghe. Lungo la costa ci sono pini marittimi , lecci , oleandri , ficchi d’India , agavi , ulivi ,
cespugli di lavanda , mirto,
rosmarino , ginepro
e piante aromatiche.
La fauna del mare
Nel mare vivono molti animali e molte piante, ma solo dove arriva la luce del sole. Dove il mare è molto profondo ed è buio, non c’è vita.
Nel mare c’è una «catena alimentare»: i pesci più grandi mangiano i pesci più piccoli, i pesci più piccoli mangiano le piccolissime piante.
Polpi, aragoste,
merluzzi, acciughe ,
sardine, sgombri
e tonni popolano le acque del mare. Sono presenti anche i grandi mammiferi marini come
le balene, le foche
e i delfini.
Nei mari vivono le alghe, piante che producono ossigeno necessario alla respirazione degli animali marini.
Gabbiani e aironi ,
cormorani, anatre selvatiche
vivono sulle scogliere,
mentre alcuni crostacei fanno la tana sotto la sabbia.
Le attività del mare
Il mare favorisce iltrasporto di persone, loscambio di mercie il turismo.
Gli uomini, fin dall’antichità, hanno saputo dominare e solcare il mare con imbarcazioni sempre più veloci e sicure; oggi il mare è una via di comunicazione facile ed economica.
Le navi che solcano i mari hanno, lungo le coste, le loro stazioni: i porti. Nei porti esse sostano per caricare e scaricare merci, per imbarcare e sbarcare passeggeri.
L’uomo dell’antichità trovò luoghi adatti per riparare le navi dai venti e dalle onde: erano insenature profonde, protette da coste alte, i primi porti naturali. Oggi, lungo le coste e alle foci dei fiumi, ritroviamo i porti artificiali, costruiti dall’uomo; essi sono bordati e difesi da lunghe muraglie di cemento o di pietra: i moli.
Altre preziose risorse che offre il mare sono il pesce e il sale.
Dove c’è molto pesce, si usano grandi navi per pescare, che si chiamano pescherecci
: queste navi hanno grandi frigoriferi per conservare gli animali che hanno pescato.
Il pesce viene anche allevato e l’attività viene chiamata l’acquacoltura
, realizzata con la recinzione dei tratti di mare in cui si allevano pesci e molluschi.
Per ricavare il sale dal mare si utilizzano le saline , grandi vasche, poco profonde, all’aperto. Il calore del sole l’acqua evapora e sul fondo delle vasche resta uno strato di sale che viene raccolto, lavato e confezionato.
Durante l’alta marea, l’acqua del mare entra nelle vasche; qui a causa del sole l’acqua evapora velocemente. Quando non c’è più acqua, nella vasca rimane il sale.
In Italia ci sono circa 20 saline ma solo 4 funzionano ancora.
Un’importante attività legata all’ambiente marino è il turismo, soprattutto quello estivo. A questo scopo l’uomo ha profondamente modificato le coste per costruire alberghi, ristoranti, negozi, bar, stabilimenti balneari.
Vicino ai porti sono nate numerose industrie:
navali, che si occupano della costruzione e della riparazione delle imbarcazioni;
alimentari, che lavorano e conservano i prodotti del mare;
acciaierie, che producono e lavorano l’acciaio;
siderurgiche, che lavorano i metalli;
raffinerie, che lavorano il petrolio.
I mari più grandi si chiamano oceani e coprono la maggior parte del nostro pianeta. Essi sono cinque: oceano Pacifico, Atlantico, Indiano, Antartico ed Artico.
L’inquinamento del mare
Il mare è una ricchezza per l’uomo che spesso però gli uomini inquinano in molti modi:
con le acque sporche dei paesi delle città (centri abitati). Sono acque che hanno detersivi e saponi, oppure sono le acque delle fogne;
con le acque sporche delle industrie (che contengono molti veleni);
con le acque sporche delle campagne (che contengono veleni contro gli insetti econcimi);
con navi e petroliere (che perdono spesso petrolio, soprattutto negli incidenti)
Inoltre, la pesca può distruggere molti animali e piante che vivono in mare.
INIZIARONO A PROCURARSI IL CIBO NON SOLO CON LA CACCIA E LA
RACCOLTA, MA ANCHE ATTRAVERSO ATTIVITA’ COME LA COLTIVAZIONE
DELLE PIANTE E L’ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI.
IMPARARONO A
COSTRUIRE NUOVI ATTREZZI DI PIETRA LEVIGATA E DI CERAMICA. SCOPRIRONO COME LAVORARE E USARE I METALLI, COME TESSERE LA LANA
E LE FIBRE VEGETALI. INIZIARONO A COSTITUIRE GRUPPI PIU’ NUMEROSI E
COSTRUIRONO I PRIMI VILLAGGI DOVE VIVEVANO STABILMENTE.
L’UOMO DIVENTA AGRICOLTORE
DURANTE IL PALEOLITICO GLI UOMINI CONOSCEVANO E USAVANO MOLTE
PIANTE COMMESTIBILI IN NATURA, MA SI LIMITAVANO A RACCOGLIERNE
FRUTTI, BACCHE, SEMI E RADICI. ERANO LE DONNE A OCCUPARSI DELLA RACCOLTA E, FURONO LORO A
NOTARE CHE ALCUNI SEMI, CADUTI PER CASO NEL TERRENO E FINITI
SOTTO TERRA, DOPO QUALCHE TEMPO PRODUCEVANO NUOVE PIANTE
BUONE DA MANGIARE. COSI’ COMINCIARONO A CONSERVARE I SEMI
RACCOLTI E A SEMINARLI AL MOMENTO GIUSTO. IMPARARONO ANCHE A PREPARARE IL TERRENO ALLA SEMINA E A
BAGNARLO PERCHE’ DESSE I MIGLIORI FRUTTI. NACQUE IN QUESTO MODO
L’AGRICOLTURA. GLI UOMINI INIZIARONO A COLTIVARE I CEREALI (COME ORZO, FRUMENTO,
MIGLIO) E I LEGUMI (COME LENTICCHIE, PISELLI, FAGIOLI), E
SUCCESSIVAMENTE LA VITE, LA PALMA DA DATTERI E IL LINO, DA CUI
RICAVARONO UNA FIBRA DA TESSERE.
L’UOMO DIVENTA ALLEVATORE
LA CACCIA NON ERA UN SISTEMA SICURO PER PROCURARSI IL CIBO: IN
ALCUNE STAGIONI GLI ANIMALI MIGRAVANO E A VOLTE I CACCIATORI NON
RIUSCIVANO A CATTURARLI. LE COMUNITA’ DEL NEOLITICO COMINCIARONO A CONOSCERE MEGLIO LE
ABITUDINI DELLE LORO PREDE E COL TEMPO IMPARARONO AD
ADDOMESTICARNE E AD ALLEVARNE ALCUNE. L’ALLEVAMENTO CONSENTI’ ALL’UOMO DI AVERE SEMPRE A DISPOSIZIONE
UNA RISERVA DI CIBO. OLTRE ALLA CARNE, DAGLI ANIMALI POTEVANO
RICAVARE ANCHE PELLI, LANA, LATTE.
I nuovi utensili utilizzati in agricoltura nel Neolitico. L’allevamento e l’agricoltura spinsero l’uomo a creare nuovi attrezzi per
lavorare nei campi. Imparò a levigare la pietra strofinandola contro un’altra o raschiandola
con la sabbia.
I formaggi più antichi del mondo
La prima mozzarella risale a 7500 anni fa ed ebbe un ruolo importante nell'evoluzione dell'uomo. Ma come veniva prodotta? E perchè i nostri progenitori hanno cominciato?
La prima mozzarella risale al Neolitico: serviva a conservare meglio il latte e a renderlo più digeribile (Photo: REUTERS/Giampiero Sposito)
Mozzarelle e ricotte, o almeno i loro antesignani, sono vecchi di 7.500 anni: secondo una ricerca pubblicata sull'ultimo diNaturei nostri progenitori, in pieno neolitico, avevano infatti sviluppato tecnologie e competenze utili a separare la parte grassa del latte e trasformarla in formaggio.
Lo afferma Peter Bogucki, un archeologo della Princeton University, che fu tra i primi a sostenere che l'arte casearia risaliva almeno al 5.500 a.C.
Bogucki aveva infatti notato, tra i reperti ritrovati in un sito archeologico polacco, alcuni vasi bucherellati molto simili nelle forme ai canestri utilizzati ancora oggi per la preparazione dei formaggi freschi.
Quasi 30 anni dopo, aiutato dalle più moderne tecnologie, l'archeologo ha trovato conferma delle sue ipotesi.
L'analisi al gascromatografo delle molecole intrappolate nei pori dell'argilla di quegli antichi vasi ha permesso di affermare con certezza che si tratta di grasso del latte: sarebbe la prova definitiva delle capacità casearie degli uomini del neolitico.
Mucche, capre e pecore non sono più solo produttrici di latte da bere e di carne, ma anche della materia prima necessaria a fare il formaggio.
Ma come mai i nostri progenitori hanno iniziato a produrre questo alimento? Probabilmente è stata una scelta dettata... dallo stomaco.
Gli uomini di allora con l'età adulta perdevano la capacità di digerire il lattosio, lo zucchero del latte. E dato che i formaggi ne contengono molto meno rispetto alla materia prima di partenza, il loro consumo divenne presto un modo per aggirare il problema.
ORA LEGGETE e RACCONTATE LE PAG 194, 195, 196,197
LE MIE CREAZIONI PRIMITIVE
BUONGIORNO MAESTRA SUSANNA, QUESTA E’ LA SPIEGAZIONE DI COME
HO COSTRUITO I MIEI ATTREZZI PRIMITIVI.
QUESTO
E’ IL MIO ARCO CON LA FRECCIA, PER COSTRUIRLO HO USATO DEGLI SPIEDINI E DELLA
CORDA, E FUNZIONA BENISSIMO!
QUESTA
INVECE E’ UNA SPECIE DI ASCIA CHE LANCI E PUO’ COLPIRE A MORTE L’ANIMALE CHE
DEVI CACCIARE. HO SEMPRE USATO ANCHE PER QUESTO DEGLI STUZZICADENTI, DELLO
SPAGO E DELLA COLLA A CALDO