mercoledì 6 maggio 2020

GEOGRAFIA










Il fiume è un lungo corso d'acqua continuo, che forma un unico ambiente di collegamento tra la montagna, la pianura, il lago e il mare. L'acqua del fiume proviene, infatti, dalle acque di scioglimento di nevi o ghiac­ciai e dai ruscelli che raccolgono l'acqua piovana.

Ma dove nascono esattamente i fiumi? 
Alcuni fiumi nascono dai ghiacciai nella parte più bassa dove il ghiaccio si scioglie. 
Molti, invece, nascono dalle sorgenti, in un punto dove l'acqua sembra sgorgare direttamente dalla parete di una montagna.
L'acqua piovana che penetra nel terreno permeabile, quando incontra uno strato impermeabile, forma una falda acquifera che scorre nel sottosuolo fino a riemergere in un punto permeabile della parete della montagna. 
Si forma così la sorgente ed ha inizio il fiume.

la sorgente del Po sul Monviso



Dalla sorgente nasce un ruscello che, unendosi ad altri, si ingrossa e diventa un torrente e poi un fiume vero e proprio. 
Nel suo primo tratto, quando è ancora ruscello o torrente, il fiume scorre in forte pendenza: il suo corso è veloce e irruento e le sue acque sono fredde e ricche di ossigeno. 
Man mano che scende verso la valle il fiume scava un solco sempre più grande e profondo in cui scorrere: è il letto o alveo, delimitato da due sponde o rive. Scorrendo più a valle, la pendenza del terreno diminuisce, il fiume rallenta, le acque si fanno più calme e più calde. 


Durante il suo viaggio, il fiume raccoglie le acque di altri torrenti o fiumi: questi si chiamano affluenti. Altre volte il fiume può finire in un lago: allora si chiama immissario. Il fiume che esce dal un lago si chiama emissario. Può anche accadere che gli uomini sbarrano il corso di un fiume con una diga, formando un lago artificiale.




Quando arriva in pianura il fiume scorre sempre più lento in un grande letto, può formare ampie curve, le anse, fino ad incontrare il mare in un punto chiamato foce
Qualche volta il fiume riceve talmente tanta acqua e si dice che è in piena: allora straripa, cioè esce dal proprio letto e allaga il territorio intorno (esondazione). Per evitarlo, gli uomini hanno costruito gli argini, grandi accumuli di terra lungo le sponde del fiume.



Il punto in cui un fiume termina nel mare si chiama foce
Ci sono due tipi di foce: ad ESTUARIO, quando il fiume termina diritto in mare; a DELTA, quando il fiume trasporta molti detriti e questi si depositano creando molti canali poco profondi e zone di paludi.




CURIOSITA': LE ANGUILLE DEL DELTA DEL PO



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GABRIELE














LEONARD

GIORGIO







































IACOPO











































SIMONE




























FABIANA







LEONARDO
REBECCA G

JUSTIN


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